Implantologia

L’implantologia orale si occupa di sostituire i denti mancanti con altrettante radici artificiali in titanio che a loro volta possono sostenere un dente singolo (corona su impianto), un gruppo di denti ravvicinati (ponte su impianti) oppure possono servire a stabilizzare una protesi totale superiore o inferiore.
I denti naturali adiacenti allo spazio da colmare restano quindi integri, non vengono preparati o, come suol dirsi, “limati”.

La domanda che vien da fare più frequentemente è “Di che materiale sono fatti gli impianti?

Gli impianti moderni sono realizzati in titanio. Quello del materiale è un fattore molto importante, perché tutti sanno che quando si inserisce nell’organismo un corpo estraneo si può verificare un processo di organizzazione da corpo estraneo, oppure una reazione immunitaria (antigene-anticorpo).

Quest’ultima, detta anche reazione di rigetto, si verifica quando nel corpo estraneo sono presenti delle proteine e, quindi, non ha luogo con materiali implantari in cui le proteine sono assenti. Il titanio inoltre non provoca neppure reazioni da corpo estraneo, ma stabilisce con l’osso una connessione diretta che è alla base della “osteointegrazione”, processo biologico che rende possibile e predicibile l’implantologia.

L’osteointegrazione è il processo con cui una vite sita nell’osso e lasciata riposare, cioè non sottoposta a carico, per un periodo di circa 3 mesi nel mascellare inferiore e di circa 6 mesi nel mascellare superiore, si integra nell’osso. Si tratta di una scoperta eccezionale fatta più di 40 anni fa dallo scienziato svedese Per-Ingvar Brånemark, chirurgo ortopedico. Al Prof. Per- Ingvar Brånemark e alla sua scoperta fa riferimento tutta la moderna implantologia osteointegrata di qualità. Grazie agli impianti da più di 40 anni centinaia di migliaia di pazienti in tutto il mondo hanno riacquistato sicurezza, funzione ed estetica.

Come si esegue il trattamento con le tecniche tradizionali?

L’intervento di implantologia odontoiatrica e quindi l’inserimento di un impianto nell’osso è una pratica indolore, viene eseguita ambulatoriamente con l’ausilio dell’anestesia locale, la stessa che viene utilizzata per eseguire una devitalizzazione o un’estrazione dentale. Dopo l’intervento può subentrare un fastidio minimo e di breve durata controllabile con i soliti farmaci anti-dolorifici o anti-infiammatori.
FASE 1 - Inserimento dell'impianto dentale nell'osso

In anestesia locale si inserisce l’impianto nell’osso. Nella stragrande maggioranza dei casi, il paziente può attendere alle sue normali occupazioni sin dal giorno successivo. Subito dopo il loro inserimento, gli impianti vengono coperti dalla gengiva e il processo, detto di osteointegrazione, ha inizio (l’impianto diventa un tutt’uno con l’osso). Questo processo fisiologico richiede da 3 a 6 mesi. Nel frattempo viene applicata una soluzione con denti provvisori.

FASE 2 - I pilastri definitivi e... i denti nuovi!

Quando le gengive sono guarite vengono connessi i pilastri definitivi e su di essi vengono realizzati i nuovi denti, dal dente singolo fino a tutta un’arcata. Un’altra domanda che frequentemente ci pongono è “Gli impianti dentali vanno bene anche per me?” La maggior parte degli adulti può beneficiare del trattamento con impianti dentali. La principale limitazione è la quantità di osso disponibile. Non esiti a chiederci un colloquio e sapremo soddisfare questa sua domanda.

Come si esegue il trattamento con le tecniche computerizzate?

L’implantologia computer assistita è un sistema che si differenzia dalle sempre valide tecniche implantari tradizionali perché molto meno invasivo. Si parte dal cd della TAC del cavo orale che, una volta inserito nel computer, ci permette di visualizzare ‘virtualmente’ l’osso del paziente attraverso un software che ricostruisce tridimensionalmente le parti su cui intervenire.

In questo modo siamo in grado di pianificare la posizione degli impianti in maniera ‘ideale’ rispetto all’osso e rispetto alla protesi futura. Il passaggio tra ciò che viene visualizzato dal software e l’intervento sul paziente è breve. Sulla base di quello che è stato pianificato ‘virtualmente’, pratichiamo dei fori grazie a guide chirurgiche che vengono costruite con la tecnica della prototipizzazione rapida stereolitografica, da una ditta specializzata in questo settore, la cui sede si trova in Belgio. La richiesta di tali guide avviene direttamente dal computer su cui è stata pianificata la chirurgia, mediante un collegamento internet. L’intervento avviene in semplice anestesia locale.

Oltre alla minore invasività, la terapia garantisce anche tempi chirurgici drasticamente ridotti e costi contenuti. Un vantaggio notevole, dal punto di vista del paziente, è la rapidità dell’intervento, che si conclude in giornata con la consegna della protesi fissa. Anche i costi per il paziente, grazie alla rapidità dell’intero processo, sono paragonabili a quelli di un impianto eseguito con il metodo tradizionale.

Questo sistema è altamente innovativo e, riducendo l’invasività chirurgica, ha totalmente cambiato lo scenario dell’implantologia.

Nel nostro studio utilizziamo la tecnica Nobel Guide che si avvale del programma Nobel Clinician e dello Scanner Nobel Procera.

La soluzione protesico-implantare che più frequentemente si avvale con grande successo di questa tecnica è la tecnica All-on-4. Una tecnica che, affinatasi durante gli anni e i numerosi interventi a partire dal 2005, permette la riabilitazione del paziente in caso di totale edentulia (mancanza totale di denti) o altre situazioni in cui i denti sono ormai compromessi. Tutto questo avviene grazie all’inserimento di 4 impianti nella parte anteriore della mascella o della mandibola. Il carico immediato delle protesi fisse vanno a riabilitare totalmente e immediatamente la funzionalità e l’estetica dei denti. Questa tecnica è stata sviluppata negli Anni ’90 dal Dott. Paulo Malò in collaborazione con la Nobel Biocare.

Nel nostro studio utilizziamo la tecnica Nobel Guide che si avvale del programma Nobel Clinician e dello Scanner Nobel Procera.

Risposte alle domande più frequenti

1Mettere un impianto è un intervento doloroso?

L’intervento viene eseguito in anestesia locale, quindi è privo di dolore. Con le nuove tecniche chirurgiche, anche dopo l’intervento, il dolore è generalmente assente o facilmente controllabile.

2Tutti possono mettere gli impianti e a quale età?

Di norma tutte le persone adulte possono ricevere un impianto dentale. L’unica limitazione viene data dalla quantità e della qualità dell’osso. Per questo motivo ogni situazione va valutata caso per caso. Per le persone adulte non esistono limiti di età per l’implantologia, se ci sono le condizioni generali di buona salute, mentre per i ragazzi si attende la maturazione scheletrica che orientativamente è 18-20 anni nei maschi e 16-18 anni nelle femmine.

3I denti su impianti sembreranno naturali?
Con gli impianti dentali di qualità e di ultima generazione l’estetica è molto considerata. Sugli impianti vengono avvitati dei pilastri “personalizzati” che seguiranno l’andamento gengivale e faciliteranno il compito del tecnico per costruire una protesi più naturale possibile.
4Gli impianti saranno difficili da pulire? Che tipo di igiene dovrò eseguire?
Il tipo di igiene domiciliare è la stessa che sui denti naturali, sui ponti o sulle protesi rimuovili. Si utilizza lo spazzolino e il filo interdentale come viene raccomandato dall’igienista. Si consiglia si eseguire dei controlli periodici ogni 4/6 mesi.
5 Gli impianti si integrano sempre? Hanno sempre successo? Non c’è il rigetto?
Ci sono molti tipi di sistemi implantologici, ma solo pochi sono in grado di dare una adeguata documentazione clinica e scientifica supportata da anni di ricerche che confermano la sicurezza e l’affidabilità. I sistemi implantari che noi utilizziamo (Nobel Biocare ) sono tra i più affidabili e sicuri , hanno alle spalle 30 anni di esperienza clinica e centinaia di migliaia di pazienti trattati con percentuali di successo oltre il 95%.
6Potrò masticare con la stessa forza che uso con i denti naturali?
Certamente si. L’efficienza masticatoria dei nuovi denti è uguale a quella dei denti naturali.
7 Che dimensioni ha e di che materiale è costituito un impianto?
Il diametro può variare da 3.3 a 5.5 mm e la lunghezza da 7 a 20 mm a seconda della situazione anatomica. Il materiale dì cui è costituito l’impianto è il titanio cosiddet.to commercialmente puro Il titanio è un elemento naturale, assai diffuso in natura ed estremamente tollerato dall’organismo (biocompatibile) e largamente impiegato in molte branche della medicina (es. protesi ortopediche).