Alcune volte arrivano in studio bambini impauriti. Alcuni perché caratterialmente timorosi, altre volte perché traumatizzati da precedenti incontri con colleghi non propriamente sensibili a prendersi cura dei più piccoli; a volte, infine, perché nel tempo hanno assorbito i timori e i racconti della mamma, del papà o dei nonni.
Ancora oggi, alcuni genitori, mentre assistono alla visita del loro bimbo, credendo di rassicuralo, dicono: “non aver paura, il dottore non ti farà male!”. A quel punto il bambino, che fino ad allora se ne stava tutto tranquillo, in genere scoppia in lacrime, si alza dalla poltrona e scappa via tra le loro braccia.
Altri addirittura, forse credendo di affermare in tal modo la loro autorità, intimano al bambino: “fermo che il dottore mo’ prende il trapano” oppure “sta buono altrimenti il dottore ti fa la puntura!”: come stupirsi allora se nell’immaginario del bambino il dentista assume un’accezione assolutamente negativa e punitiva?
I pazienti più facili da curare e con i quali si instaurano bellissimi rapporti, sono quelli che non hanno avuto precedenti “esperienze traumatiche” o che non hanno ascoltato i “racconti horror” di parenti o che hanno genitori che seguono le raccomandazioni che forniamo loro nel colloquio che precede la visita del bambino. Con loro, grazie al nostro “Protocollo Bimbi 4Smile”, ormai collaudato da tantissimi anni di esperienza, si instaura un bellissimo rapporto.
Con la “nostra procedura”, il bambino viene invitato dapprima a guardare e a toccare lo strumentario che abitualmente verrà poi utilizzato; gli si permette di abituarsi ai suoni, ai rumori e alle giuste posizioni operative, venendosi a creare così un rapporto di complicità e fiducia con il “dentista dei bambini”, il pedodontista.
Agli strumenti vengono dati nomi di fantasia, certamente meno inquietanti rispetto a “trapano”, “aspiratore”, “siringa per anestesia”, ecc. Dopo questa fase di gioco preliminare, l’intera sequenza operativa che sarà poi eseguita nella bocca del bambino gli viene dimostrata riproducendola passo-passo su un vassoio.
Grazie ad un’equipe particolarmente sensibile e preparata ai rapporti con più piccoli, questa procedura dà sempre dei buoni risultati, permettendo di attuare le cure al bambino già all’appuntamento successivo. Il bambino ha già memorizzato e familiarizzato con tutto ciò che lo circonda, suoni, luci, sensazioni, posizioni sulla poltrona, materiali e tempi operativi!
E sono bravissimi! Garantisco!
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